Allergie Stagionali: Con i rimedi naturali c’è un’arma in più!

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Da un recente studio di un gruppo di allergologi viennesi sono emerse le poche differenze e le tante similitudini esistenti tra uomo e animali domestici in tema di “allergia ai pollini”. Questo studio dimostra la sovrapponibilità di queste problematiche soprattutto in termini di meccanismi patogenetici e strategie terapeutiche che sono simili nelle due specie. Come ormai noto da anni, le allergie sono reazioni del sistema immunitario ad una determinata sostanza (allergene) che il corpo riconosce come estranea. Queste reazioni si verificano dopo l’esposizione iniziale all’allergene, con conseguente sviluppo di una ipersensibilità che provoca prurito e infiammazione in caso di esposizioni successive ad esso.

La risposta immunitaria in soggetti normali avviene in maniera fisiologica ed armonica: dopo una prima fase di attivazione e azione contro le sostanze estranee, il sistema si auto controlla deprimendo le risposte esagerate e riportandosi in uno stato di riposo. Nei pazienti allergici (probabilmente a causa di una predisposizione genetica) il contatto con sostanze presenti nell’ambiente (es. pollini di graminacee, acari della polvere, proteine alimentari ecc..) induce una produzione esagerata ed incontrollata di anticorpi del tipo IgE e l’attivazione di molte cellule infiammatorie che generano prurito ed infiammazione incontrollata dei tessuti interessati. Il sistema immunitario essendo dotato di cellule memoria, ad ogni successiva esposizione del malato alle sostanze ambientali scatenanti, indurrà una recrudescenza della malattia.

Le manifestazioni cliniche possono essere molto diverse: se le persone reagiscono agli allergeni ambientali (pollini compresi) prevalentemente con starnuti e disturbi respiratori (asma), i sintomi prevalenti nei nostri amici a quattro zampe sono di natura cutanea: prurito e lesioni atopiche per il cane e varie forme di dermatiti allergiche (es. granuloma eosinofilico), ma anche riniti, per il gatto. A fronte di questa spiccata differenziazione clinica c’è però un terreno patogenetico comune e perfettamente sovrapponibile. Esposti a stimoli allergizzanti, animali domestici e uomini condividono infatti lo stesso repertorio di meccanismi immuno-infiammatori e di cellule coinvolte nell’avvio e nella cronicizzazione della risposta allergica. Tant’è che mastociti, eosinofili e linfociti T sono gli elementi chiave che la review identifica alla base dei sintomi stagionali allergici comuni a noi e ai nostri animali domestici.

Le ricadute pratiche di questa approfondita analisi sono importantissime, a partire dalle strategie terapeutiche: gli autori citano in particolare l’immunoterapia allergene-specifica, inquadrandola come approccio utile a ridurre i segni clinici di allergia sia dell’uomo che dell’animale domestico. Alla luce, però, delle comuni vie di innesco della risposta infiammatoria e del periodico ripresentarsi dei sintomi, è possibile utilizzare anche rimedi naturali di diversa origine (gemmoterapici, omeopatici, fitoterapici, nutraceutici, immunomodulanti naturali), mirati a controllare la reattività delle cellule infiammatorie della risposta allergica. Gli effetti immuno-riequilibranti, detossificanti e lenitivi di queste sostanze si rivelano un’arma fondamentale per le terapie antiallergiche sia in prevenzione che in fase acuta su tutti i pazienti “stagionali” sia umani che veterinari.

Fonte: Jensen-Jarolim E, Einhorn L, Herrmann I et al. Pollen allergies in humans and their dogs, cats and horses: differences and similiarities. Clinical and Translational Allergy (2015) 5: 15   Leggi l’articolo completo: